L'APPROCCIO PROGRAMMATICO E LA DISSOLUZIONE DELLA TEORIA ECONOMICA

 

 

di Franco Archibugi




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Questo libro, inserendosi nel dibattito sulla crisi dell’economia, costituisce un sorta di svolta cruciale in quel dibattito. Studiando a fondo la corrente di pensiero di un gruppo di grandi economisti della seconda metà del secolo scorso – oggi piuttosto dimenticati – quali Frisch, Tinbergen, Johansen, Leontiev e altri, e il contributo giunto da un’altra parte disciplinare, quella dei ‘teorici’ della pianificazione spaziale, Franco Archibugi sviluppa e perfeziona il concetto – già frischiano di “approccio programmatico” (programming approach) e lo integra con il concetto di “analisi strutturata sulla decisione” (decision-based analysis) sviluppata da alcuni teorici della pianificazione, della ricerca operativa e della ingegneria dei sistemi.
Nel quadro di una critica epistemologica del “positivismo” inerente a tutte le scienze sociali (intese come scienze del comportamento umano), critica che fa capo ai lavori di Gunnar Myrdal, Franco Archibugi sviluppa in questo libro la tesi di una ‘fine’ dell’economia teorica e la nascita – al suo posto (non diversamente che al posto di molte altre politiche sociali) – di una politica integrata socio-economica, orientata essenzialmente e direttamente all’azione e alla programmazione, attraverso un approccio problem-solving , libero da vincoli “positivistici”, cioè basato su coefficienti o parametri cognitivi tratti dall’analisi ex post e non ad analisi operative legate all’azione futura.
Si tratta perciò di una svolta – già teorizzata da Ragnar Frisch - relativa all’uso, nelle scienze sociali, (e quindi anche nella economia) di “modelli decisionali” invece che di “modelli descrittivi”; e si tratta dell’acquisizione di una chiarezza metodologica relativa allacnvinzione che l’assenza di una chiara separazione fra gli uni e altri, e un uso ibrido fra essi, generano conclusioni ingannevoli e fuorvianti (una “mezza logica”, come la chiamava Frisch).
Dall’analisi di questa svolta, Franco Archibugi postula un diverso rilancio nel XXI secolo delle scienze sociali, e la loro uscita dalla presente crisi, nonché un loro autentico ricupero ‘scientifico’. Si tratta del revival di quell’ “approccio unificato alla pianificazione” (unified approach to planning) che fu fortemente richiesto – agli albori della odierna globalizzazione – da alcune Risoluzioni delle Nazioni Unite negli anni ’50 e ’60 del secolo scorso; il cui sviluppo fu fermato e disperso nelle secche accademiche degli approcci interdisciplinari e multidisciplinari (che aumentano piuttosto che diminuire la separazione disciplinare); revival che potrebbe e dovrebbe essere ripreso solo attraverso un approccio meta-disciplinare e neo-disciplinare; che Archibugi chiama “scienza della pianificazione” e/o Planologia. Questo libro traccia le linee tecniche di fondo della nuova disciplina.


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